Non solo istituzionali ma anche investitori privati. Tremila miliardi di dollari che si apprestano ad arrivare dal wealth management nei mercati privati. Una complessità e, per alcuni, un limite ma anche un’opportunità. Dalla consapevolezza di questa “rivoluzione” in atto nasce ROYC, una piattaforma digitale, con una selezione indipendente e un accesso inclusivo. Fondata nel 2022 da un team con esperienza in Blackstone, Nordea, Klarna e Partners Group, ROYC si presenta come la piattaforma europea B2B leader per l’accesso ai mercati privati, partendo dai Paesi Nordici. Il team è composto da 35 persone.
La sua proposta include tre pilastri distintivi:
“Democratizzare l’accesso che per anni è stata appannaggio di investitori istituzionali come fondazioni, casse, fondi pensioni, perché le barriere all’ingresso erano troppo alte e gli orizzonti temporali troppo lunghi con complessità operative”, esordisce così Lorenzo Maria Russo, Business Development lead – Italian Market di ROYC, raggiunto da FundsPeople.
Come si accennava prima, ROYC è una piattaforma fintech europea nata per abilitare banche, wealth manager, multi-family office e large family office a offrire in modo efficiente investimenti nei mercati privati ai propri clienti finali.
Con headquarter in Svezia e operativa in diversi mercati europei, ROYC fornisce un’infrastruttura interamente B2B che si integra perfettamente nei flussi di lavoro dei consulenti finanziari professionisti. La tecnologia, competenza regolamentare e accesso ai fondi semplificano l’onboarding dei clienti, la gestione degli investimenti e la supervisione continuativa in modo chiaro e conforme.
“L’Italia rappresenta un mercato chiave per ROYC, con un forte interesse inbound da parte di attori istituzionali. La maturità dell’ecosistema locale del wealth management, unita alla crescente domanda di soluzioni di investimento alternative di alta qualità, rende il mercato italiano particolarmente promettente nella nostra strategia di crescita”, spiega Lorenzo Russo, Business Development lead – Italian Market di ROYC.
Il professionista spiega che il team di ROYC collabora con i principali asset manager e distributori in Europa per offrire un accesso selezionato a private equity, private credit, infrastrutture e real assets. “Il nostro obiettivo di medio termine è diventare la principale piattaforma per i mercati privati in Europa. Siamo già oggi la più grande infrastruttura scalabile non statunitense per l’accesso ai mercati privati e stiamo rapidamente espandendo portata e funzionalità”, spiega.
Nel contesto della gestione patrimoniale globale, i mercati privati si profilano come una delle aree a maggiore crescita, con un’espansione prevista del 12% annuo fino al 2030 e un potenziale di raccolta da oltre tremila miliardi di dollari solo tra gli investitori individuali. BCG in collaborazione con ROYC lo certifica nero su bianco su un report dal titolo: “Capturing the $3 Trillion Private Markets Opportunity in Wealth Management”.
Sebbene gli investitori individuali rappresentino circa la metà degli asset globali, solo il 23% delle masse nei mercati privati fa capo a questo segmento. Secondo BCG e ROYC, il motivo sarebbe da riscontare nelle barriere all’ingresso che sono ancora troppo elevate: ticket minimi milionari, processi operativi manuali, inefficienze regolamentari e una scarsa educazione finanziaria sul tema.
L’Europa e l’Asia stanno vivendo una fase di allineamento con il mercato statunitense. In particolare, come noto, normative come ELTIF 2.0 e un’adozione crescente di strumenti digitali stanno accelerando la diffusione degli investimenti alternativi presso gli investitori retail sofisticati.
Allo stesso tempo, le piattaforme come ROYC permettono ai distribution partners (banche, reti, consulenti) di operare con modelli white-label, integrando la soluzione nel proprio ecosistema con servizi PaaS (Platform-as-a-Service), che coprono ogni fase del ciclo di vita del fondo.
Continuando a sfogliare il report si legge che l’integrazione sistematica dei mercati privati nel wealth management porta numerosi vantaggi:
“I private markets non sono solo una tendenza ma rappresentano un’opportunità strutturale di lungo periodo. Storicamente, hanno generato una sovraperformance annua del 3–4% rispetto ai mercati pubblici, al netto delle commissioni, offrendo al contempo benefici significativi in termini di diversificazione del portafoglio”, sottolinea Mathias Leijon, founder & president di ROYC.
Secondo il professionista, con l’erosione delle opportunità nei mercati quotati, il capitale privato sta assumendo un ruolo sempre più centrale nelle strategie di wealth management di lungo termine.
Tuttavia, “l’accesso resta complesso. Gli investitori devono affrontare ostacoli legati all’onboarding, alla gestione e alla supervisione. ROYC risolve questi pain point rendendo i private markets più accessibili, più semplici da gestire e più trasparenti — all’interno di un framework professionale e compliant”, prosegue.
Infine, ribadiscono come, con l’adozione crescente dell’ELTIF 2.0, “l’educazione finanziaria è un fattore critico in tutti i mercati europei. L’Italia non fa eccezione ma i professionisti del wealth con cui collaboriamo sono altamente sofisticati e coinvolti. Riconoscono il valore dei private markets e sono attivamente alla ricerca di strumenti e partner per veicolarli in modo efficace”, concludono.